Svizzera

Sì a Previdenza vecchiaia e ad altri oggetti al voto, secondo il sondaggio gfs.bern

(©Ti-Press/Gabriele Putzu)
18 agosto 2017
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Le tre proposte in votazione il prossimo 24 settembre sarebbero state tutte approvate se lo scrutinio si fosse tenuto a inizio agosto. Questo almeno secondo il sondaggio realizzato dall’istituto gfs.bern che per la Ssr Srg dà un 53% di favorevoli alla riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 e al relativo aumento dell’imposta sul valore aggiunto. Per il decreto federale sulla sicurezza alimentare si profila invece un netto 65% di "sì". La partecipazione rilevata è del 55%.

Le differenze tra le regioni linguistiche per la Previdenza 2020 sono "incredibilmente deboli", rileva gfs.bern: anche nella Svizzera italiana i favorevoli alla riforma pensionistica e al connesso aumento dell’Iva sono il 53%, mentre la proposta sulla sicurezza alimentare raccoglie il 58% dei favori. Il sondaggio è stato realizzato telefonicamente dal 31 luglio al 10 agosto su un campione di 1205 persone: 704 nella Svizzera tedesca, 301 in Romandia e 200 nella Svizzera italiana. Il margine di errore è di +/- 2,9 punti percentuali, con una probabilità del 95%, scrive gfs.bern.


Sì di misura per la Previdenza 2020

Le intenzioni di voto per la Legge federale sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 e il decreto federale sul finanziamento supplementare dell’Avs mediante l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto indicano una debole maggioranza assoluta del 53%. Il sondaggio rileva che i contrari sono il 42% per la riforma e il 41% per l’Iva, mentre gli indecisi sono rispettivamente il 5 e il 6%. I fautori del "sì" iniziano la campagna con un vantaggio rispettivamente di 11 e 12 punti percentuali. .


Vantaggio risicato anche per l'aumento dell'Iva

Il progetto sull’aumento dell’Iva rileva risultati simili a quelli di Previdenza 2020: un 44% di intervistati convinti (22% chiaramente a favore, 22% fermamente contraria) e 50% di opinione moderata (31% piuttosto a favore, 19% piuttosto contrari), mentre gli indecisi si attestano al 6%. Nonostante il legame tra i due progetti – sia a livello di contenuto, sia di conseguenze dal momento che se una delle due non viene accettata decade anche la seconda – alcuni votanti hanno espresso intenzioni di voto divergenti: il 7% di favorevoli all’aumento dell’Iva rifiuta la riforma e si registra lo stesso dato anche per la situazione inversa. Il 44% soltanto degli intervistati si mostra coerente con un doppio "sì", mentre i doppi "no" si attestano al 34%. Per quanto riguarda la riforma Previdenza 2020, il 40% ha un’opinione ferma (21% chiaramente a favore, 19% decisamente contraria), il 45% ha un’opinione moderatamente affermata (32% piuttosto a favore, 23% piuttosto contrari) e gli indecisi sono il 5%


La sicurezza alimentare verso un netto "sì"

A livello svizzero i votanti assolutamente o tendenzialmente favorevoli al decreto sulla sicurezza alimentare sono il 65%, i contrari il 18% e gli indecisi il 17%. Se in Ticino il sì sarebbe accolto con il 58% dei consensi, nella Svizzera tedesca i favorevoli rappresentano il 62% e il dato è ancora maggiore in Romandia (73%). (Ats) 

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