Estero

Russia, spari in sede 007: tre morti. La mano dell'Isis?

21 aprile 2017
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Il fantasma del terrorismo islamista targato Isis torna ad aleggiare sulla Russia a meno di tre settimane dall’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo. Oggi un giovane armato è entrato nella sede dei servizi segreti a Khabarovsk, nell’estremo oriente russo, e ha aperto il fuoco uccidendo due persone che si trovavano nella reception: un giovane ufficiale e un interprete azero. Poi è stato a sua volta ucciso dalle forze di sicurezza.

L’attacco è stato rivendicato in serata dallo Stato islamico tramite l’agenzia Amaq, ma circa un’ora dopo il Comitato investigativo russo ha seccamente respinto l’ipotesi che dietro l’aggressione di oggi ci possa essere il terrorismo di matrice islamista e ha invece confermato la versione dell’Fsb: l’assalitore – sostengono gli investigatori russi – era "un seguace delle idee neonaziste".

Poco dopo l’assalto, l’Fsb ha indicato l’assassino in un ragazzo di 18 anni del luogo: A.V. Konev, sospettato – secondo i servizi segreti russi – di appartenere a un gruppo neonazista. A preoccupare è la possibilità che il 18enne non abbia agito da solo. Prima di entrare nella sede locale dei servizi di sicurezza russi e ammazzare – riferisce sempre l’Fsb – il presunto estremista di destra aveva infatti preso d’assalto un poligono di tiro uccidendo un istruttore e impossessandosi di una carabina ’Saiga’ e di due pistole. E non è da escludere che l’assassino abbia poi usato proprio una di queste armi per continuare a uccidere prima di essere fatto fuori dagli 007. Una "fonte ben informata" citata dall’agenzia Interfax, sostiene inoltre che la polizia abbia arrestato un 29enne accusato di essere "uno dei sospetti criminali" che hanno partecipato all’aggressione al poligono di tiro ’Hammer’: quest’ultima notizia non è confermata, ma se si dovesse rivelare vera indicherebbe un assalto di gruppo al centro di tiro non lontano dalle sponde del fiume Amur. Da dove tra l’altro, stando alla stessa fonte, sarebbero state sottratte oltre 20 armi da fuoco. Di sicuro c’è che quanto avvenuto oggi ha messo in allerta le autorità russe, e in serata la Guardia nazionale ha annunciato "controlli straordinari" nei poligoni di tiro del paese per garantirne la sicurezza. Stando alla testata online Rbk – che cita due fonti nell’Fsb – Konev faceva parte degli ’Shtoltz Khabarovsk’: neonazisti di 17-20 anni che si autodefiniscono "combattenti per la legalità" e prendono di mira omosessuali e immigrati. Questo gruppo, fondato nel 2014, si addestrerebbe inoltre nell’uso delle armi: su internet ci sono infatti dei video che li mostrano mentre sparano con pistole e mitra e lanciano molotov. Se invece fosse confermata la pista Isis ci si troverebbe di fronte all’ennesima rivendicazione del gruppo, oramai capace di seminare morte e terrore anche in Russia, il ’nemico’ che i jihadisti minacciano da tempo per il suo coinvolgimento nel conflitto siriano. (Ansa)

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