Luganese

Roma avalla il decreto 'salva enclave'

(Benedetto Galli)
24 febbraio 2017
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L’enclave può tirare un gran sospiro di sollievo. Dopo un lavoro intenso fatto di innumerevoli contatti e giustificate richieste, e portato avanti con grande impegno dalla Giunta diretta dal sindaco Marita Mangili Piccaluga, il Governo italiano ha avallato quello che era atteso come il decreto ‘salva Campione’, fatto unico, in quanto primo, nella lunga storia di Campione d’Italia. Ogni anno, e fino al 2046, Roma verserà al piccolo paese extra-muros una cifra (media, in quanto varierà dal tasso di cambio euro-franco) di 10 milioni di euro. «Il governo italiano – ci risponde a caldo la prima cittadina – ha avuto per noi un’attenzione particolare nello stanziare una cifra importante che per quest’anno si attesta sui 7 milioni e 100 mila euro. Ciò significa riconoscere quello che noi abbiamo sempre detto e cioè che le difficoltà del Comune di Campione erano inerenti la situazione del cambio euro-franco. Con il riconoscimento avuto da parte del governo dovremmo riuscire a mettere in sicurezza il nostro paese, almeno in parte. È una cifra che ci consola perché è un riconoscimento, prima di tutto, della nostra amministrazione. Certamente dovremo continuare a lavorare come abbiamo peraltro sempre fatto. Se, infatti, avevamo già ricevuto quale ‘una tantum’ rispettivamente 8 e 9 milioni di euro, ora il contributo che viene in soccorso al Comune è stato fissato in una quota ben precisa». Una Giunta che non può che rallegrarsi per il grande traguardo: «Il nostro impegno, quale amministrazione comunale, risale a più di un anno fa – ci fa sapere il sindaco – perché queste ‘una tantum’, al di là che erano comunque cifre importanti, non creavano quella continuità da noi auspicata. Oggi ci è, invece, stata riconosciuta con una norma strutturale. A livello istituzionale è senza alcun dubbio un traguardo importante; del resto Campione non ha mai ricevuto niente dallo Stato, per contro negli ‘anni d’oro’ ha dato importanti somme al Ministero dell’interno e ai Comuni italiani. Posso così dire, nell’imminenza delle prossime elezioni comunali, che abbiamo lavorato nell’interesse generale del paese con la speranza che la comunità lo apprezzi e se lo ricordi. Per Roma siamo stati un’amministrazione evidentemente credibile, lo dico con orgoglio. Sapevano come abbiamo utilizzato i contributi ricevuti e sanno come in questi dieci anni abbiamo amministrato. Questi risultati sono stati ottenuti a motivo della nostra trasparenza, serietà e fiducia che hanno avuto nel nostro operato».

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