Gambarogno

Rapina di Magadino, in due finiranno a processo

I fatti avvennero lo scorso luglio
(Benedetto Galli)
12 gennaio 2017
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Sono stati rinviati a giudizio dinanzi alle Assise criminali di Locarno dal procuratore pubblico Arturo Garzoni, i due cittadini italiani di 41 e 59 anni, dimoranti all’estero, sospettati di essere gli autori della rapina ai danni di un distributore di benzina con annesso ufficio cambi, avvenuta a Magadino nel luglio del 2016. Uno dei due accusati si trova attualmente incarcerato in espiazione anticipata della pena, l’altro è stato posto a piede libero dopo il pagamento di una cauzione.
“Nei loro confronti – segnala in una nota il Ministero pubblico – si ipotizza, congiuntamente, il reato di rapina aggravata perché commessa con un’arma da fuoco e in banda”. I due avrebbero messo a segno il colpo in correità, concordando l’azione grazie al fatto che uno di essi era dipendente dell’ufficio cambi derubato. “In via subordinata, nei confronti dei due accusati si ipotizza il reato di truffa per aver ingannato con astuzia i responsabili dell’ufficio di cambio sito nella stazione di servizio – si legge ancora nel comunicato del Ministero pubblico –. Singolarmente gli imputati dovranno poi rispondere di diversi altri reati: infrazione alla Legge federale sulle armi e le munizioni, falsità in documenti, complicità in esercizio illecito della prostituzione, infrazione della Legge federale sulle assicurazioni obbligatorie”.
Il distributore di benzina della Tamoil sulla via Cantonale nella località gambarognese era stato assaltato venerdì 29 luglio 2016. Attorno alle 19.30 un uomo armato di fucile era entrato nella stazione di servizio, minacciando il gerente e un impiegato, per farsi consegnare il denaro presente in cassa.
Intascato il bottino (si parla di una refrutiva di circa 14mila franchi), il malvivente era fuggito in automobile in direzione di Bellinzona. Nella vettura, a quanto pare, c’era ad attenderlo una complice. Il 41enne, probabile autore materiale della rapina, era poi stato fermato il 15 agosto scorso alla dogana di Rheinfelden (Ag) su un auto proveniente dalla Germania. Sotto il suo sedile era stata trovata una pistola softair.

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