Svizzera

Previdenza 2020, la sinistra dice sì a denti stretti

Il consigliere federale Alain Berset socialista 'p
19 marzo 2017
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La riforma Previdenza per la vecchiaia 2020, approvata venerdì dal parlamento, rimane di stretta attualità. Il Partito socialista (PS), pur sostenendola, vuole consultare la base, Unia e VPOD dicono sì a denti stretti, mentre alcuni politici di centro pensano già a riaprire il dossier, puntando all’innalzamento dell’età di pensionamento.

Venerdì, in occasione delle votazioni finali il gruppo socialista alle Camere ha sostenuto la riforma della Previdenza vecchiaia 2020 all’unanimità. Secondo il partito il progetto ha diversi vantaggi, tra i quali il primo aumento delle rendite AVS da 40 anni e miglioramenti non indifferenti per chi lavora a tempo parziale.

Il presidente del PS Christian Levrat, citato in una nota diffusa stamane, afferma che il suo è "il partito dell’AVS. L’abbiamo costruita, sviluppata e la vogliamo accompagnare verso il futuro. Senza il PS e senza la base socialista la riforma della previdenza vecchiaia non potrà essere realizzata, ragione per la quale vogliamo che i nostri membri possano esprimersi al più presto in merito".

Per meglio definire la propria posizione sul dossier la direzione del partito intende quindi ora consultare la base: sulla proposta dovrà esprimersi l’assemblea dei delegati il prossimo 1 aprile. Se verrà accordato il via libera, la consultazione della base del partito si terrà in aprile e i risultati verranno annunciati il 30 dello stesso mese.

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