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Per produrre smartphone e laptop soffrono sia l'ambiente che i lavoratori

(©Ti-Press / Francesca Agosta)
21 novembre 2017
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Nella produzione degli smartphone e dei computer più venduti in Svizzera continuano a venir calpestati i diritti dei lavoratori o dell’ambiente: lo denuncia uno studio pubblicato oggi dalle organizzazioni Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale.

La classifica stilata dai ricercatori vede primeggiare in positivo Apple: la società americana rimane tuttora all’avanguardia in materia di rispetto dei dipendenti, ma in confronto all’ultimo rilevamento del 2014 non ha fatto passi avanti: anzi, in alcuni segmenti l’impresa si è mossa all’indietro.

Sul podio figurano anche Dell e HP. Nella graduatoria – stilata sulla base di 29 criteri e che tiene conto dei dieci principali produttori di cellulari, tablet, laptop e pc per quota di mercato in Svizzera – seguono nell’ordine Lenovo, Acer, Samsung, Sony e Asus.

Fanalini di coda sono HTC e Huawei, aziende che non garantiscono il minimo di trasparenza riguardo alle condizioni di attività dei loro fornitori, denuncia lo studio. Ad esempio Huawei non si interessa assolutamente dei danni provocati alla salute dall’uso di materiali chimici nella produzione di smartphone e non effettua valutazioni indipendenti delle aziende in subappalto.

Con il "rating etico" Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale puntano ad offrire ai consumatori la base per una scelta responsabile dei prodotti. Le due associazioni si rivolgono anche alle università e alle organizzazioni attive nel settore dell’aiuto allo sviluppo, invitandole a riflettere bene prima di acquistare materiale informatico.

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