Svizzera

Pedofilia nella Chiesa svizzera, esce libro denuncia

13 febbraio 2017
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Si torna a parlare di abusi sessuali commessi da ecclesiastici pedofili cattolici in Svizzera: l’occasione è data da un libro denuncia che verrà presentato giovedì a Friburgo, dove l’autore ha subito gli abusi, e che contiene la prefazione di papa Francesco.

Il libro è stato scritto da Daniel Pittet, 58 anni e padre di famiglia, che dal 1968 al 1972 ha subito gli abusi sessuali di un sacerdote dell’ordine dei Francescani a Friburgo. Malgrado la tristissima esperienza ha mantenuto la fede ed è perfino andato a trovare il "mostro", il quale ha avuto l’ardire di banalizzare ogni cosa e affermare "non è roba di mia competenza".

"Come può un prete, al servizio di Cristo e della sua Chiesa, arrivare a causare tanto male?". È la domanda che il Papa si pone nella prefazione al libro di Pittet – edito in italiano, francese e polacco -. Anticipazioni e interviste con l’autore sono apparse oggi su vari quotidiani, tra cui l’italiano "la Repubblica" e lo svizzero "La Liberté".

Papa Francesco chiede perdono per i preti pedofili, "una mostruosità assoluta, un orrendo peccato", e ricorda che è dovere della Chiesa dar prova di estrema severità coi preti che tradiscono la loro missione e con la gerarchia che li dovesse proteggere. "Come può un prete aver consacrato la sua vita per condurre i bambini a Dio, e finire invece per divorarli in quello che ho chiamato ’un sacrificio diabolico’, che distrugge sia la vittima sia la vita della Chiesa? Alcune vittime sono arrivate fino al suicidio. Questi morti pesano sul mio cuore, sulla mia coscienza e su quella di tutta la Chiesa. Alle loro famiglie porgo i miei sentimenti di amore e di dolore e, umilmente, chiedo perdono", scrive Papa Francesco.

La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) e la Provincia svizzera dell’Ordine dei cappuccini in un comunicato odierno definiscono "necessaria, preziosa e coraggiosa" la testimonianza di Pittet. Inoltre invitano altre vittime della pedofilia in ambito ecclesiastico a farsi avanti, a parlare e denunciare. Se molti casi sono purtroppo finiti in prescrizione per la giustizia civile, non mancheranno sanzioni secondo il diritto canonico.

In particolare i Francescani in Svizzera riconoscono che il non aver agito per tempo e con fermezza negli episodi che hanno riguardato il loro esponente – più volte trasferito da una località all’altra – ha contribuito a far accadere ulteriori abusi. Verrà condotta un’inchiesta con l’ausilio di un’autorità indipendente e i risultati saranno resi noti a suo tempo. (ats)

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