Locarnese

Parco Nazionale 'a misura d'uomo' per il Locarnese

Il progetto
12 ottobre 2017
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«Qualcuno di voi è convinto che vi proponiamo un progetto di poca valenza o, addirittura, inutile? Qualcuno di voi è così convinto che vi proponiamo uno sperpero di soldi pubblici»? Due interrogativi retorici posti martedì dal sindaco di Centovalli, Ottavio Guerra, al pubblico accorso nell’autosilo comunale di Intragna (una location un po’ particolare…) per seguire la prima serata di consultazione dedicata al progetto di Parco Nazionale del Locarnese.

All’invito dei promotori ha risposto parecchia gente, malgrado la concomitanza con la partita di calcio della nostra nazionale. Tra coloro che non hanno voluto perdersi la “prima” il consigliere di Stato, Claudio Zali. La serata è stata suddivisa in due momenti ben precisi. Nella prima parte i vari relatori hanno schizzato caratteristiche e contenuti di questa riserva verde; nella seconda, grazie ad una suddivisione in aree tematiche dei molteplici aspetti dell’iniziativa, i presenti hanno invece potuto curiosare tra i vari stand e approfondire ciò che ritenevano opportuno.

'Un parco di nuova generazione'

 

«Quello che siamo qui a presentarvi stasera è un parco di nuova generazione, volto a valorizzare l’ attività dell’uomo. Si distanzia nettamente dal Parco nazionale dell’Engadina, che è invece una riserva naturale integrale» – ha tenuto a sottolineare Guerra. Ribadendo più volte la necessità di cogliere questa “opportunità” (un termine ricorrente, impiegato da tutti i relatori, ndr) per «dare un forte rilancio alla nostra attuale fragile economia locale», il numero uno dell’Amministrazione centovallina ha messo sul tavolo alcune cifre legate alle ricadute: un indotto economico di 20 milioni di franchi (stima prudenziale), almeno 20 posti di lavoro diretti, occupati da gente del territorio (ai quali vanno aggiunti gli impieghi indiretti come quelli del settore turistico, dell’alloggio, della mobilità, ecc…); benefici finanziari per i patriziati (80mila franchi annui per gli enti centovallini che hanno messo a disposizione parte dei loro fondi); migliorie alla rete sentieristica. «Signori, non abbiate paura del nuovo che avanza, non abbiate paura di cogliere nuove sfide per il futuro, per le nuove generazioni, per il nostro bel territorio, per tutti noi (…) È un investimento e, come tutti i buoni investimenti, porterà benefici con gli interessi» – ha concluso il sindaco. Tiziana Zaninelli, espressasi nella duplice veste di presidente del progetto di Parco Nazionale e dell’Ente regionale di sviluppo, ha invece insistito sul lungo percorso di coinvolgimento di tutti gli attori toccati dall’iniziativa: enti pubblici, privati e cittadinanza. «Quanto fatto in questi 15 anni è frutto di un grande lavoro di coinvolgimento. Attraverso il sostegno dato a oltre un centinaio di progetti si è cercato di interpretare quelle che sono le esigenze della gente per arrivare a un Parco il più possibile corrispondente al volere dei suoi abitanti.

La parola alla popolazione

Proprio a costoro spetterà l’ultima parola. Attraverso gli incontri in programma la popolazione potrà presentare le proprie osservazioni che serviranno, poi, alla stesura definitiva della Carta del Parco». Dell’importante sostegno dato da Cantone e Confederazione all’iniziativa della riserva ambientale ha parlato, nel suo intervento, il direttore del Dipartimento del Territorio, Claudio Zali. «Questa è un’occasione importante per creare un unicum a livello nazionale, un Parco nel quale il concetto di protezione coincide con l’attività dell’uomo» – ha rimarcato. Soffermandosi sulle ricadute, in termini finanziari e di promozione dell’immagine, del progetto, Zali ha auspicato che «la votazione di giugno possa segnare la nascita di un’entità che contribuirà ad arricchire tutta la regione». Un supporto, quello dello Stato, che non si limita ai soli aspetti finanziari. Anche dal profilo della pianificazione, infatti, ci si è mossi per arrivare “pronti” alla scadenza di giugno. Marco Molinari, della Divisione sviluppo territoriale e mobilità, ha riferito al riguardo ricordando come il ruolo del Cantone sia quello di «interfaccia tra l’Ufficio federale dell’ambiente e i promotori del Parco». Ha rassicurato i presenti sul fatto che non sono in arrivo vincoli supplementari per le aree periferiche della riserva verde (le cose, da questo punto di vista, resteranno dunque come ora).

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