Economia

Nozze tra l'italiana Luxottica e la francese Exilor

16 gennaio 2017
|

L’italiana Luxottica va a nozze con la francese Exilor realizzando una delle più grandi fusioni "cross border"in Europa, che porta alla nascita di un colosso dell’occhialeria con più di 140mila dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi.

Sulla base dei risultati annuali del 2015 delle due società, il nuovo gruppo avrebbe realizzato ricavi netti per oltre 15 miliardi e un Ebitda netto combinato di circa 3,5 miliardi. Lo annuncia una nota in cui precisa che Delfin sarà il primo socio con una quota tra il 31% e il 38 per cento.

Per entrambi i gruppi la missione, si legge in una nota "è migliorare la vista in tutto il mondo attraverso l’innovazione come fattore di crescita, l’eccellenza operativa, lo spirito imprenditoriale e un approccio internazionale".

Il nuovo gruppo prevede di generare nel medio termine progressivamente sinergie di ricavi e di costi per un ammontare tra i 400 milioni e i 600 milioni, con un’accelerazione nel lungo termine. La nuova realtà beneficerebbe altresì di un stato patrimoniale solido e di una forte generazione di cassa, con la flessibilità finanziaria per investire nella crescita futura organica e non.

L’operazione consiste in una combinazione strategica delle attività di Essilor e Luxottica, mediante il conferimento in Essilor da parte di Delfin dell’intera partecipazione da essa detenuta in Luxottica (pari a circa il 62%), a fronte dell’assegnazione di azioni Essilor di nuova emissione sulla base del Rapporto di Scambio pari a 0,461 azioni Essilor per 1 azione Luxottica. Se i soci di Essilor daranno il via libera in assemblea il gruppo francese promuoverà un’offerta pubblica di scambio obbligatoriasulla totalità delle rimanenti azioni Luxottica in circolazione, al medesimo Rapporto di Scambio, finalizzata al de-listing delle azioni Luxottica.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔