#mentredormivate

#MentreDormivate

20 giugno 2017
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Dalla Silicon Valley alla Casa Bianca

Sfilata dei big della Silicon Valley oggi alla Casa Bianca con l’obiettivo di raccogliere idee per aiutare Donald Trump a riorganizzare e modernizzare la macchina governativa. Ma anche per ’annusarsi’ dopo le reciproche diffidenze, dalla campagna elettorale alle prime mosse della nuova amministrazione, come il bando contro i musulmani e l’uscita dall’accordo di Parigi sul clima. Tra i presenti i ceo di Apple, Amazon, Oracle, Microsoft, Intel, Ibm, Alphabet, Founder funds. A fare gli onori di casa, oltre al presidente, il genero Jared Kushner, nel cui portafoglio c’e’ anche l’innovazione tecnologica. ’’Il nostro obiettivo e’ una rapida trasformazione della tecnologia del governo federale che fornira’ sensibilmente migliori servizi ai cittadini e una piattaforma piu’ forte contro i cyber attacchi’’, ha spiegato Trump, sostenendo che i possibili cambiamenti potrebbero produrre risparmi per 1000 miliardi di dollari in 10 anni.

Duecento milioni di elettori americani schedati

Il Grande Fratello: ad evocarlo è la diffusione accidentale on line dei dati personali e delle opinioni politiche di quasi 200 milioni di cittadini Usa (il 62% dell’intera popolazione americana) da parte di una societa’ di marketing ingaggiata dal comitato nazionale repubblicano, la Deep Root Analyitcs. Benche’ sia noto che i partiti raccolgono dati sugli elettori, questa e’ finora la piu’ grande violazione di dati elettorali in Usa, secondo la Bbc.

Oltre ai dati personali (data di nascita, indirizzo, numeri di telefono) ci sono anche appartenenze religiose, pregiudizi etnici e politici, prese di posizione su argomenti controversi come il controllo delle armi, l’aborto, le cellule staminali. Tutte informazioni raccolte da varie fonti, dai social network ai comitati di raccolta fondi per il partito repubblicano. Una copia dei dati e’ stata scoperta la scorsa settimana da Christ Vickery, un analista di rischi cibernetici, ed e’ ancora disponibile per chiunque abbia un link al server di Amazon cloud.

Manifestazione e disordini in Afghanistan

Disordini fra manifestanti di opposizione e polizia hanno causato ieri sera vicino al palazzo presidenziale di Kabul la morte di almeno una persona ed il ferimento di altre otto. Fonti giornalistiche hanno indicato che gli incidenti sono avvenuti intorno alla mezzanotte quando gli agenti, per ordine del governo, hanno cercato di smantellare un accampamento organizzato da partiti di opposizione che esigevano le dimissioni del presidente Ashraf Ghani e del premier Abdullah Abdullah. Bilal Sarway, noto giornalista, ha segnalato sul suo account Twitter, citando una fonte della polizia, che una bomba a mano è stata lanciata dai manifestanti quando ufficiali della forza si sono avvicinati per chiedere la rimozione delle tende collocate due settimane fa. D’altra parte uno degli animatori della protesta, Fahim Fetrat, ha twittato che "la polizia sta sparando sui dimostranti ed usa gas lacrimogeni". Lo stesso Fetrat ha poi postato la foto del cadavere di un uomo con la didascalia: "Ijazulhaq morto per spari ad alzo zero da parte degli agenti". Alla fine, hanno constatato i media, le tende sono state rimosse e i manifestanti hanno abbandonato la zona che ora è presidiata dalla polizia. 

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