Estero

Macedonia, scandalo intercettazioni, violenti scontri a Skopje

6 maggio 2015
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Violenti scontri si sono registrati nella tarda serata di ieri a Skopje tra polizia e manifestanti che protestavano contro il governo conservatore macedone, accusato di aver coperto l’omicidio di un giovane avvenuto ad opera della polizia quattro anni fa durante i festeggiamenti per la vittoria elettorale del partito di governo. Le violenze sono scoppiate quando un migliaio di dimostranti, fra i quali il fratello del giovane e altri suoi parenti, hanno forzato il cordone di polizia tentando di fare irruzione nella sede del governo. Contro i manifestanti, che lanciavano sassi e bottiglie, gli agenti hanno fatto uso di gas lacrimogeni e idranti. Il bilancio degli scontri è stato di una ventina di feriti, fra i quali 15 poliziotti. Nella notte la situazione è tornata alla calma.

La protesta era stata generata da nuove rivelazioni del leader dell’opposizione socialdemocratica Zoran Zaev, che dallo scorso febbraio denuncia un vasto scandalo di intercettazioni che il governo avrebbe compiuto ai danni di oltre 20’000 persone: politici, giornalisti, diplomatici, religiosi. Zaev ha diffuso ieri nuovi materiali audio che dimostrano a suo avviso come il premier conservatore Nikola Gruevski, il ministro dell’Interno e il capo dei servizi segreti avessero concordato di coprire le responsabilità della polizia nell’uccisione di Martin Neshkovski, il 22enne picchiato a morte dagli agenti a Skopje la note del 5 giugno 2011.

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