Lugano

Lugano, appello dei residenti al Municipio: 'Salviamo il rione Madonnetta!'

23 maggio 2017
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Ci credono e perciò hanno scritto direttamente al Municipio di Lugano. Sono preoccupati i residenti del rione Madonnetta a Molino Nuovo. Con gioia hanno appreso che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso inoltrato dalla Cassa pensioni dei dipendenti di Lugano (Cpdl) teso ad escludere gli stabili del Rrione dal catalogo dei beni culturali di carattere locale, come invece decisamente voluto dal Consiglio comunale. Ora temono che la Cpdl si appelli al Tribunale amministrativo cantonale (Tram). Loro, invece, considerano la decisione del governo cantonale perfettamente in linea con uno dei principi fondamentali per la tutela dei monumenti storici svizzeri.

Principi che riconfermano l’importanza di salvaguardare il patrimonio storico, culturale e sociale del quartiere di una città che sino ad oggi è riuscito a scampare alla sfrenata speculazione edilizia che dagli anni Sessanta in poi ha sistematicamente cancellato in modo inesorabile gran parte delle tracce del nostro passato per far posto a costruzioni discutibili. Costruzioni da molti cittadini percepite quali brutte e anonime, di scarsa qualità sia nelle fattezze, sia nelle finiture, molte delle quali parzialmente o completamente sfitte, (come visibile dalle statistiche federali, Lugano già nel 2015 presentava ben 0.8 punti percentuali di appartamenti sfitti rispetto alla totalità delle abitazioni, percentuale che paragonata ad una città come Zurigo mostra uno scarto di 0.6%; ttps://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home/statistiche/statistica-regioni/ritratti-regionali-cifre-chiave/ritratti- citta/lugano.html).

I residenti del rione perciò si appellano al Municipio di Lugano, nell’eventualità, purtroppo tutt’altro che remota, che la Cpdl inoltri un ulteriore ricorso, questa volta al Tram. Un appello che richiama la sensibilità e il senso civico dei politici in carica nell'esecutivo affinché difendano la volontà espressa a suo tempo dall’intero Legislativo cittadino e riconfermata ora dall’Esecutivo cantonale, sostenendo quanto finora a più riprese è stato promosso per la tutela di una delle poche testimonianze storiche della nostra Città ancora rimaste intatte e fruibili. Ricordano che Lugano ha un triste primato:  è riuscita tutelare solo ca. il 6% del proprio patrimonio sul territorio comunale, rispetto ad altre città svizzere d’oltralpe come Lucerna, Berna o Friburgo, città nelle quali sono state preservate in una percentuale variabile dal 23% al 30%!! (professor Bernhard Furrer, Uni Bern, 2013). 

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