Calcio

L'Udinese spara contro la Nazionale: 'Per la Svizzera la salute di Behrami non sembra una priorità'

9 novembre 2017
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"La scelta della Nazionale è a tutti gli effetti una forzatura, sia per i tempi di convocazione, sia per la salute del giocatore che appare non essere, a questo punto, una priorità per la Federazione svizzera". Il giocatore è Valon Behrami, rossocrociato in forza all'Udinese, oggetto suo malgrado di una contesa scoppiata ieri, quando il club italiano ne aveva chiesto il rientro immediato da Belfast, dove la Svizzera disputerà questa sera la prima partita dello spareggio con l'Irlanda del Nord che condurrà la vincente ai Mondiali.
In una nota stampa diramata poco fa, il direttore generale dell'Udinese Calcio Franco Collavino replica stizzito alle dichiarazioni rilasciate ieri in serata dall'entourage rossocrociato. “La Nazionale ha formalmente confermato che Behrami non è in condizioni di giocare, eppure non risponde alla nostra richiesta di un suo rientro. Siamo peraltro ancora in attesa di avere conferma da parte della Federazione svizzera, che Behrami non scenderà in campo stasera. Le dichiarazioni rese ieri da Vladimir Petkovic hanno confermato che probabilmente non sarà a disposizione, ma per noi questo non è sufficiente”.

Sulla questione della tempistica della convocazione, Collavino afferma che “nel corretto rapporto tra Club e Federazioni, la consuetudine di considerare elastici i termini è concreta; ma ciò non può valere quando viene ignorata la condizione fisica di un giocatore. Le regole sono fatte per essere rispettate; gli accordi tra Club e Federazioni possono basarsi sulla prassi quando tutte le parti sono d'accordo e non è questa la fattispecie”.

A proposito delle dichiarazioni dello stesso Valon Behrami, che aveva espresso la volontà di giocare, il DG dell'Udinese dice di “comprenderne il desiderio, la dedizione e la spinta agonistica, ma non condivido la posizione pubblicamente presa. I calciatori devono sempre tenere in considerazione - accanto al proprio spirito sportivo - il senso del dovere e le responsabilità verso il Club e i tifosi. Non è invece accettabile l'affermazione di Claudio Sulser, sul fatto che debba essere il giocatore il primo a verificare le proprie condizioni di salute. Tale ruolo spetta ai medici e ai fisioterapisti e credo non sia nemmeno necessario sottolinearlo”.

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