Tecnologia

L'intelligenza artificiale per difenderci dall'estremismo

(Tatiana Scolari)
15 novembre 2016
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La leggenda narra che è sufficiente scrivere “bomba” e “Isis” su internet per finire sotto la lente dei servizi segreti americani. La realtà è decisamente un’altra, anche perché se bastassero due parole per essere sospettati di radicalizzazione, sarebbe necessario sorvegliare tante, troppe persone.

La ricerca dei ‘radicalizzandi’ deve quindi rifarsi a tecniche più sottili e complesse, che toccano la psicologia, la linguistica e l’intelligenza artificiale. Tecniche che permettano di individuare, tramite alcuni comportamenti, chi è potenzialmente sensibile alla propaganda dei gruppi estremisti. Uno degli esperimenti in questo senso porta il marchio della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi). Si chiama Dike ed è stato realizzato sotto la guida di...

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