Impact Journalism

L'infermiera a domicilio con un click

(LIM YAOHUI )
25 giugno 2016
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di Rachel Chia, The Straits Times, Singapore

Che cosa fare quando una persona cara non ha neanche la forza di tossire, non riesce a respirare; quando soffre di diabete, ha piaghe e ha bisogno che le si cambi la medicazione?

Anche se non si tratta di vere e proprie situazioni di emergenza, molte persone deciderebbero lo stesso di recarsi al Pronto soccorso. A Singapore, invece, esiste un’alternativa: si può chiamare, via internet, un’infermiera a domicilio.

Il sito Jaga-Me propone dei servizi di assistenza medica alle famiglie che devono prendersi cura di una persona cara. Non a caso, in malese, ‘Jaga’ vuol dire ‘prendersi cura’. I fondatori di questo sito intendono ovviare, con questo servizio, alla carenza di posti letto in ospedale.

«Molto spesso le famiglie si precipitano al Pronto soccorso perché non sanno che cosa fare e ignorano che, in molti casi, l’intervento di un’infermiera è ampiamente sufficiente», spiega Kuah Ling Ling, un’infermiera singaporiana di 29 anni, cofondatrice del sito. Julian Koo, 28 anni, è l’altro cofondatore. I due hanno lasciato i rispettivi posti di lavoro per dedicarsi a tempo pieno al sito.

Kuah ha fatto parte, per cinque anni, di una fondazione specializzata nelle cure a domicilio ed ha avuto spesso occasione di osservare da vicino la preoccupazione delle famiglie costrette a pianificare le cure per una persona cara. Si tratta, spesso, di anziani colpiti da malattie croniche, oppure convalescenti, in seguito ad un’operazione chirurgica.

«Gli ospedali non dedicano abbastanza tempo ad insegnare alle famiglie come occuparsi dei pazienti una volta dimessi», spiega Kuah. «Quando devono usare forniture mediche, come i cateteri, i famigliari non sanno da che parte iniziare».

Le infermiere di Jaga-Me aiutano ad individuare i servizi e i medicinali necessari. I prodotti si possono acquistare direttamente sul sito, dove, grazie ad una serie di accordi conclusi con i fornitori, è possibile trovarli a prezzi interessanti. Gli utenti possono inoltre scegliere tra i membri di un collettivo di infermieri/e freelance la persona che desiderano assumere per eseguire interventi quali l’introduzione di una sonda, la somministrazione di farmaci per via endovenosa e la rimozione di punti di sutura. Secondo i fondatori del sito, le tariffe sono inferiori a quelle praticate dalle cliniche e dagli ospedali privati.

Gli specialisti presenti su Jaga-Me sono titolari di una licenza e possiedono un’esperienza triennale in campo ospedaliero, in particolare in rianimazione o in chirurgia. Oltre a rassicurare gli utenti, il sito consente agli infermieri liberi professionisti di trovare più facilmente di chi occuparsi.

«Gli orari sono flessibili e mi consentono di concentrarmi su un solo paziente alla volta», racconta Denise Wong, 32 anni, membro del team Jaga-Me dallo scorso aprile. «Tutti i dati vengono archiviati elettronicamente: in tal modo, posso verificare l’anamnesi». Il servizio è in funizone dal marzo del 2015; dopo il primo mese di attività annoverava già 12 utenti. Un’applicazione mobile complementare dovrebbe essere lanciata in questi giorni.

Il sito ha ottenuto il primo premio nell’ambito di un concorso nazionale per le iniziative aziendali in campo sanitario ed è arrivato terzo nell’ambito di un evento sponsorizzato dall’Hacking Medecine Institute del prestigioso Massachussetts Institute of Technology (Mit). Ora, Jaga-Me intende creare un team di 10 infermieri(e) per poter servire, da qui alla fine dell’anno, 300 utenti. I responsabili del sito hanno già intavolato trattative con alcuni ospedali per la promozione dell’applicazione mobile, che verrà presentata come uno strumento appositamente creato per semplificare la transizione dall’ospedale alle cure a domicilio.

Un’esigenza, quelle delle cure a domicilio, che crescerà sempre di più a causa dell’invecchiamento della popolazione. «Le applicazioni quali Uber e Airbnb sono il segnale dell’affermazione di un’economia basata sulla condivisione: la gente si affida sempre più spesso ad applicazioni del genere per i servizi a domicilio, anche quando si tratta di prestazioni estremamente personalizzate come quelle che hanno a che vedere con la salute».

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