Locarno

Licenziati quattro dipendenti comunali a Locarno

(Benedetto Galli)
21 novembre 2017
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Decisioni dolorose ma necessarie, coerenti con una visione dell’Amministrazione comunale consapevole del suo ruolo di servizio pubblico e decisa a mandare «un segnale forte» da una parte ai cittadini contribuenti e, dall’altra, alla stragrande maggioranza costituita dai dipendenti virtuosi. In questi termini il Municipio di Locarno giustifica la serie di “prospettazioni di disdetta” intimata in questi giorni a 4 impiegati comunali: 3 del Dicastero servizi pubblici, diretto da Bruno Buzzini, e una dei Servizi culturali dell’omonimo Dicastero di Giuseppe Cotti. Quattro nuovi “licenziamenti” dunque, ai quali vanno aggiunti i due di Casa San Carlo emersi di recente a margine dell’interrogazione presentata dai consiglieri comunali D’Errico (Lega) e Cavalli (Ppd), «ma riguardanti una fattispecie a sé stante – come puntualizza il capodicastero Socialità, Ronnie Moretti –, ovvero quella di una riorganizzazione di Casa San Carlo avviata nel 2016 e che si è sviluppata attorno a un ricambio completo della Direzione, che è attiva solo dallo scorso mese di agosto». Davide Giovannacci, in qualità di responsabile della riorganizzazione dei Servizi del Comune, contattato dalla ‘Regione’ conferma i provvedimenti, puntualizzando che «i dipendenti colpiti da prospettazione di disdetta hanno il diritto di difendersi, e infatti vi sono state delle reazioni che faranno il loro corso. Il tutto comunque rientra in una valutazione, anche giuridica, che il Municipio ha fatto a largo raggio, giungendo in pochi ma significativi casi a delle decisioni drastiche. Parliamo di situazioni oggettivamente insostenibili, legate soprattutto a reiterate assenze di mesi e mesi, conclamata inefficienza sul posto di lavoro e ripetuta insubordinazione. Tutto il contrario insomma di quanto l’ente pubblico deve pretendere dalla sua manodopera, che è sempre e giustamente chiamata a dimostrare, anche alla popolazione che la paga, di meritare l’impiego e i vantaggi che ne derivano. Laddove risulti chiaro che ciò non avviene – ed è il Regolamento organico dei dipendenti che parla – è necessario prendere dei provvedimenti». Giovannacci aggiunge che «addirittura queste situazioni hanno portato a una revisione delle polizze dell’assicurazione malattia, che ora pesano di più sia sul Comune sia su tutti gli altri dipendenti».

I ‘licenziati’ saranno sostituiti; non così 4 prepensionati per ‘tamponare’ 3 nuove assunzioni

Buzzini, il più coinvolto fra i municipali con 3 casi di “prospettazione di disdetta” da lui stesso consegnate “brevi manu” «mettendoci la faccia», nota che «giungere a queste conseguenze non fa ovviamente piacere a nessuno, ma se viene a cadere il rapporto di fiducia manca una componente fondamentale per continuare a collaborare. Per quanto riguarda il mio Dicastero, ho dovuto constatare casi di assenze per centinaia e centinaia di giorni in pochi anni, che unitamente ad altre manchevolezze hanno avuto e continuano ad avere ripercussioni pesanti sui colleghi, i quali si ritrovano costretti a sobbarcarsi turni e picchetti supplementari. Ciò ci costringe anche a far capo ad operai avventizi, che sono tra l’altro bravissimi e impegnati, ma scaduto il termine di impiego devono tornarsene ad aspettare che si apra una nuova prospettiva. In tutta onestà mi sembra poco corretto che esempi virtuosi simili vengano sacrificati a favore di soggetti che invece hanno avuto ampie possibilità di dimostrare, ma per troppo tempo hanno scelto di non farlo». La riorganizzazione dei Servizi, rileva ancora Giovannacci, «va naturalmente oltre questi “casi limite”. Un impulso importante è arrivato grazie all’entrata in funzione del responsabile delle Risorse umane». È noto che questa stessa funzione, unitamente a quelle del nuovo direttore dell’Ufficio tecnico (assunto per il segmento dei Servizi pubblici che ingloba pulizia, verde, manutenzioni e logistica), del giurista per la Cancelleria e del coordinatore dei Servizi sociali (al 30%), poteva a preventivo essere sopportata solo con una diminuzione del contingente. In questo senso il Municipio ha operato 4 prepensionamenti, confermando appunto l’intenzione di non procedere con alcuna sostituzione. Sostituzione che avverrà invece regolarmente per gli impiegati che si sono visti consegnare la lettera di disdetta.

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