Era capace di intendere e di volere l'ex monitore del Mendrisiotto in carcere dell'autunno del 2015 per gli abusi che avrebbe compiuto ai danni di sette ragazzine. Lo ha stabilito la perizia psichiatrica, che non ha ravvisato alcuna scemata responsabilità. La perizia, riferisce la 'Rsi', ha portato alla luce anche un rischio di recidiva di grado elevato. Nei giorni scorsi la Procuratrice capo Chiara Borelli ha effettuato gli interrogatori finali. Non resta quindi che attendere il rinvio a giudizio.