Economia

Le tensioni in Catalogna azzoppano il turismo

12 ottobre 2017
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Il processo separatista in Catalogna comincia ad avere pesanti contraccolpi sul turismo, uno dei principali motori economici della regione.

Dal controverso referendum sull’indipendenza dello scorso 1 ottobre, le prenotazioni alberghiere si sono dimezzate, con una caduta del 50%, rispetto alla media stagionale di occupazione, secondo quanto denuncia il patronato Foment del Treball in una nota intitolata ’Foment diu prou’, ossia Foment dice basta.

Gli arrivi di turisti a Barcellona registrano una diminuzione vicina al 30%, che il patronato attribuisce alla "grave situazione sociale ed economica che vive la Catalogna". "L’incerto cammino scelto dalle forze politiche con una stretta maggioranza nel Parlament nel mese di settembre ha superato frontiere di illegalità, portando il Paese verso il discredito nazionale e internazionale, e forse verso il dissesto economico", è detto nella nota.

Il patronato, presieduto da Joaquim Gay de Montellá, deplora "il contesto di incertezza e rischio politico", che ha provocato "la reazione e la risposta di imprese molto rilevanti in Catalogna, alcune protagoniste essenziali della nostra storia imprenditoriale", in allusione al cambio di sede sociale di grandi corporazioni catalane. Un esempio "che stanno seguendo centinaia di imprese di minori dimensioni".

Per Foment del Treball "è il riflesso chiaro del grado massimo di preoccupazione con la quale si assiste, in ambito imprenditoriale, a un conflitto politico molto serio, che ci interpella tutti". Nel rilevare "il rischio di dissesto economico", il patronato fa appello alla "responsabilità" e al "dialogo" dei dirigenti politici, per evitare "conseguenze irreparabili per la Catalogna e per la Spagna".

Con il patronato, anche il Gremi de restauració, associazione del settore della ristorazione, denuncia una caduta accumulata "fra il 25% e il 30% delle vendite" a settembre, che segue "i danni provocati dalla turismofobia", le manifestazioni contro il turismo di massa e dagli attentati sulla Rambla, lo scorso mese di agosto. Nel rilevare "la preoccupante diminuzione dei turisti stranieri" e la cancellazione di meeting e congressi, il Gremi ricorda che il settore alberghiero e della restaurazione occupa 70.000 persone nella sola città di Barcellona. (Ats)

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