Da alcuni anni abitava ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, il 36enne falciato mortalmente ieri sera in autostrada a Prato Leventina da una vettura con targhe svizzere mentre stava camminando sulla corsia di sorpasso, diretto verso sud. Sul perché si trovasse lì, e in quale stato, non è dato sapere: l'inchiesta è in corso e l'autopsia eseguita oggi dall'Istituto cantonale di patologia potrà forse fornire alcune, prime risposte. Idem i familiari, contattati dalla Polizia cantonale e invitati a raggiungere il Ticino.
Quanto a lui, stando a quanto accertato dalla 'Regione', risulta che vivesse da solo ad Alzano e facesse l'impiegato. Interessi? La musica di Vasco Rossi e dei Nirvana, le serate con gli amici, l'Atalanta Calcio. Mentre su Facebook risulta aver pubblicato immagini che potrebbero connotarlo negli ambienti dell'estrema destra: dalla croce uncinata simbolo dei nazisti, ad Adolf Hitler in compagnia di Benito Mussolini fino all'aquila romana con la frase neofascista 'Boia chi molla', da lui usata nel 2016 come immagine di profilo. Il condizionale è tuttavia d'obbligo e, come accade sovente, certe immagini possono essere espressione di un'ironia di cattivo gusto. Altre foto ritraggono alcol e marijuana. Tra le frasi citate nel profilo, alcune inneggiano alla morte.