Svizzera

Incitava l'Isis, condannato a sei mesi sospesi

La città di Aleppo
(Hassan Ammar)
21 febbraio 2017
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Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha condannato con un decreto di accusa un sostenitore del sedicente Stato islamico (Isis) a una pena detentiva di sei mesi con la condizionale. L’uomo aveva diffuso su internet innumerevoli video violenti.

L’imputato, residente a Basilea Campagna, era in possesso di immagini, anche fotografiche, che ritraevano uomini picchiati, maltrattati o impiccati. Gli inquirenti hanno inoltre trovato materiale di propaganda in favore dell’Isis, riferisce l’edizione odierna della Berner Zeitung. L’Mpc ha confermato la condanna dell’uomo.

Durante una perquisizione del dicembre 2015 nel suo domicilio erano anche state rinvenute immagini pornografiche e una pistola a gas detenuta illegalmente.

Per motivare le proprie azioni, l’imputato ha dichiarato di amare le scene di combattimento e di voler morire sul campo di battaglia. Durante un’udienza, avrebbe insultato le persone giustiziate nei video, affermando che si sono meritate "le sofferenze e una morte atroce".

Secondo il decreto d’accusa, egli avrebbe inoltre visionato online molte altre immagini di questo genere, commentandole e valutandole positivamente.

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