Economia

Il lusso non risente del franco forte

19 gennaio 2015
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Il Salone internazionale dell’alta orologeria (SIHH) si è aperto oggi a Ginevra. Fino a venerdì, 16 prestigiose marche, per la maggior parte del gruppo Richemont, attendono 15’000 visitatori professionisti su una superficie complessiva di 40mila metri quadrati. L’abbandono del tasso di cambio fisso franco/euro deciso dalla Banca nazionale svizzera (Bns) è il tema centrale delle conversazioni.

Dettaglianti e giornalisti del mondo intero si sono accalcati all’apertura della 25esima edizione della manifestazione per scoprire le nuove meraviglie. Nei corridoi la decisione della BNS di abolire la soglia minima di cambio franco/euro dominava le conversazioni senza tuttavia traccia di panico, in quanto il settore dell’alta orologeria dipende meno fortemente di altri dalla zona euro.

Interrogato dall’ats il Ceo di Roger Dubuis, Jean-Marc Pontroué, ha affermato di essere "relativamente sereno". "Non è la prima volta che dobbiamo adattarci", ha precisato.

Da parte sua Alexander Schmiedt, direttore della divisione orologiera presso Monblanc, "non vede enormi problemi". Sottolinea che mercati importanti come gli Stati Uniti, l’Asia, l’America latina non sono toccati dall’indebolimento dell’euro rispetto al franco. E ritiene che "occorrerà vedere come evolve il franco".

Un responsabile di Parmigiani rileva che per il suo marchio, l’Europa rappresenta solo il 30% delle vendite. Una distribuzione mondiale permette di compensare la diminuzione dei margini. Spera che lo scarto tra franco ed euro non aumenti.

Il direttore marketing presso Vacheron Constantin, Julien Marchenoir nota che la grande volatilità dei mercati borsistici e delle valute rende difficile qualsiasi previsione. "Abbiamo già vissuto variazioni del franco svizzero, occorre adattarsi", ha detto. Egli riconosce che il 2014 è stato il più difficile dei precedenti. Ma "dopo così tanti anni di crescita a due cifre, una fase di consolidamento è normale", ha precisato. "La Svizzera è uno dei paesi più competitivi al mondo. Ha la capacità di adattarsi persino in un mare più agitato", ha dichiarato il rappresentante di Vacheron Constantin.

Fabienne Lupo, presidente e direttrice generale della fondazione dell’alta orologeria, che organizza l’evento, sottolinea che il SIHH è passato attraverso differenti fasi legate alla congiuntura economica. Nel corso degli anni, l’affluenza non ha cessato di registrare una progressione: "ciò traduce molto bene l’interesse crescente per l’alta orologeria sui mercati internazionali".

I principali marchi del lusso come Cartier, Van Cleef & Arpels e Piaget dispongono da parte loro di una clientela fedele con un forte potere d’acquisto che non è per niente sensibile all’evoluzione del franco ma è per contro sensibile alle incertezze geopolitiche mondiali.

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