Commento

Il bis di Super Mario

3 aprile 2017
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Il dato politico principale della domenica elettorale è il bis di Mario Branda. E che bis! Dopo aver permesso cinque anni fa di voltare la pagina dell’era Martignoni, ieri è stato eletto alla grande sindaco di quindicina della nuova Bellinzona. Il suo distacco in voti preferenziali dal liberale radicale Andrea Bersani è di quelli importanti (ben 1’299), ovvero oltre il 10 per cento.

Un bottino eccezionale, considerato che l’unità delle forze di sinistra per la quale ha corso Branda ha segnato un ‘timido’ 27,6% (perdendo un seggio in Municipio), mentre il Plr ha registrato una percentuale record con un 36,3 (percentuale rafforzatasi persino in Consiglio comunale) eleggendo tre municipali.

La nuova Bellinzona è quindi venuta alla luce con tanta suspense e con una particolarità: il partito al secondo posto per forza elettorale si trova col sindaco di quindicina, mentre il Plr – che è manifestamente più forte – deve, se vorrà anche la poltronissima di sindaco, chiedere il ballottaggio. Ciò significa assumersi la responsabilità di chiamare nuovamente i cittadini alle urne, quando una fetta importante di votanti ha già detto nell’urna cosa ne pensa premiando l’indiscussa popolarità oltre gli steccati di partito della locomotiva Branda.

Oltre all’analisi dei voti preferenziali (per capire nel dettaglio da quali liste e da quali comuni sono provenuti), se i liberali radicali di Bixio Caprara dovessero comunque decidere di sfidare Super Mario dovranno valutare anche altri elementi: primo, ovviamente, dovranno prevedere come si potrebbe comportare un elettorato composito (proveniente anche delle altre parrocchie e da altri campanili tanto per intenderci) in caso di ulteriore chiamata alle urne con due soli contendenti, uno di Bellinzona e l’altro di Giubiasco. Quali logiche ‘partitico-geografiche’ prevarrebbero, alla luce di come si è già comportato l’elettorato ieri nell’inedita contesa fra città ed ex comuni aggregati? E, secondo aspetto, questo pure da considerare, che peso / magnetismo avrebbero i due possibili sfidanti, considerato il loro profilo personale manifestamente diverso: Branda più pacato ed ecumenico, Bersani più scoppiettante e profilato.

Nell’attesa che il Plr faccia le sue riflessioni, tenendo conto che fra le sue priorità aveva annoverato pure la riconquista del sindacato a Bellinzona, cosa altro è emerso dalle urne? Un altro dato politico di un certo peso è che la Lega ha varcato il Ceneri entrando nella stanza dei bottoni della nuova Turrita e del neo-comune di Riviera. Lo ha fatto pur senza fare il botto, in particolare in Riviera dove, considerando gli ultimi dati delle Cantonali, poteva sperare di fare molto meglio, persino di raddoppiare la sua presenza. Comunque sia il movimento di via Monte Boglia ha confermato la sua avanzata anche a livello di comuni. Infine, sempre in tema di ballottaggi, ma stavolta già con il guanto della sfida lanciato, a rovinare la festa alla neonata Riviera azzurra del sindaco di quindicina Raffaele De Rosa ci ha pensato il collega (sindaco di lungo corso di Osogna e padre dell’aggregazione a 4) Alberto Pellanda, che si è visto scavalcare dal pipidino per soli 33 voti. In questo caso, a differenza della capitale, la decisione per il partito di Bixio Caprara è stata molto più facile da prendere: ‘All’attacco’.

Ultimissima annotazione: Paradiso. Il minimo che si possa dire è che dulcis in fundo – visto l’orario in cui è arrivato il risultato dello spoglio – il Plr ha fatto sentire tutto il suo peso in riva al Ceresio con un massiccio 60 per cento e la conquista di un ulteriore seggio in Municipio. In questo caso, la maggioranza di Ettore Vismara, in barba agli attacchi della Lega o forse proprio grazie a quelli, si è ulteriormente rafforzata.

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