Svizzera

I tassisti di Ginevra manifestano contro Uber

27 giugno 2017
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Circa 150 tassisti hanno manifestato oggi a Ginevra per chiedere l’applicazione con effetto immediato della nuova legge sui taxi, che prevede fra l’altro il disciplinamento delle attività di Uber. L’entrata in vigore della nuova normativa è prevista il 1° luglio. Il Consiglio di Stato ha annunciato che le disposizioni riguardanti i mezzi Uber non saranno applicate alla medesima data, deplora il legale dei tassisti tradizionali, Jacques Roulet. Il giorno della sua entrata in vigore – sottolinea – la legge che integra le attività dell’azienda californiana “sarà già calpestata”.

La situazione irrita gli autisti professionisti: in un anno e mezzo, a Ginevra il numero dei veicoli che lavorano per Uber è salito da 300 a più di 1000, secondo Mohammed Gharbi, membro del Collettivo dei taxi di Ginevra. A causa di questa nuova concorrenza, i redditi e il giro d’affari dei taxi è crollato. I tassisti denunciano più particolarmente la presenza di veicoli immatricolati in altri cantoni e che trasportano clienti per Uber a Ginevra. A volte – afferma Gharbi – gli autisti non provengono nemmeno dalla Svizzera e non parlano francese. Una petizione che denuncia la situazione ha riunito 444 firme. La legge varata in ottobre dal Gran consiglio prevede che gli autisti occasionali, per svolgere le loro attività, devono ottenere una licenza dopo aver superato un esame.

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