Svizzera

Hooligan: più videosorveglianza, 'al più presto' reti anche a Cornaredo

(Davide Agosta)
3 agosto 2016
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Chi crea disordini nei dintorni degli stadi o al loro interno deve poter essere identificato e punito rapidamente. Le autorità cantonali responsabili della sicurezza così come club e associazioni calcistiche vogliono tra le altre cose impiegare pattuglie mobili di videosorveglianza sulle vie d’accesso agli stadi percorse dai tifosi. E anche Cornaredo dovrà dotarsi di reti davanti alle curve dei tifosi.

La Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (Cddgp), la Swiss Football League (Sfl) e i club di punta della massima serie di calcio svizzero hanno pubblicato ieri delle raccomandazioni armonizzate per l’attuazione del concordato anti-hooligan (cfr. scheda sotto). Si tratta appunto di raccomandazioni, non vincolanti. Spetterà alle istanze cantonali e comunali competenti per il rilascio delle autorizzazioni decidere se e come metterle in pratica.

“Il punto centrale delle raccomandazioni si trova nella regolamentazione unitaria degli accertamenti preventivi all’interno e all’esterno degli stadi”, si legge in una nota congiunta Cddgp/Sfl.

Così, ad esempio, per la stagione calcistica 2016/17, appena iniziata, “alle entrate dei settori della tifoseria organizzata verranno effettuate riprese del volto dei fan, in modo da poter identificare meglio spettatori colpevoli di reati”. Abrogate, inoltre, le eccezioni per il Letzigrund (Zurigo) e Cornaredo (Lugano): in entrambi devono essere installate “al più presto” reti di protezione davanti ai settori delle tifoserie. O ancora: il viaggio dei tifosi ospiti alle partite deve avvenire con treni o bus speciali, e i club non sono responsabili per danni causati dal trasporto dei fan.

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