Svizzera

Ginevra ripensa (con intelligenza) la sua vita notturna

(Keystone)
20 giugno 2017
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Il Cantone di Ginevra ha elaborato una strategia volta a sviluppare la vita notturna culturale e festiva, che prevede fra l’altro di "riciclare" a questo scopo le infrastrutture all’abbandono.

Cinque progetti pilota dovrebbero permettere di meglio equilibrare l’offerta sul territorio cantonale. "Dopo l’epoca benedetta in materia di vita notturna iniziata dagli squat negli anni Ottanta e che si è protratta fino al 2007, a Ginevra mancano spazi culturali", ha affermato oggi la responsabile del Dipartimento della pubblica educazione, della cultura e dello sport Anne Emery-Torracinta.

Alle medesime constatazioni è giunto uno studio avviato in seguito alle richieste, in particolare una petizione, a favore di una vita culturale e notturna più densa. Se l’offerta commerciale è vasta – rileva lo studio – nel cantone non esistono sufficienti spazi di libertà e di autonomia dedicati all’autogestione. Gli autori dello studio – architetti urbanisti e specialisti dell’Università di Ginevra – suggeriscono di utilizzare a questo scopo strutture già esistenti, ma che saranno abbandonate, quali ad esempio una scuola media a Vernier, il teatro della Comédie in pieno centro di Ginevra, oppure le antiche scuderie situate nelle vicinanze dell’ospedale cantonale.

Il riciclaggio di questi stabili permetterebbe di sviluppare progetti culturali in modo rapido e poco oneroso, è stato rilevato. I cinque progetti saranno ora sottoposti ad uno studio di fattibilità, mentre la strategia per la vita notturna figurerà nella nuova versione del piano direttore cantonale. Parallelamente è previsto l’allestimento di una piattaforma di concertazione fra i diversi attori delle attività notturne culturali e festive.

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