Economia

Falciani chiese soldi a una banca libanese

6 novembre 2015
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Bellinzona – Hervé Falciani avrebbe chiesto da 100mila a 150mila dollari a una banca libanese in cambio dei suoi elenchi di clienti della banca Hsbc sottratti alla filiale ginevrina: lo ha dichiarato ieri davanti al Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona una teste chiave contro l’informatico franco-italiano. Si tratta della responsabile di una filiale della Bank Audi (la maggiore del Libano) a Beirut, che aveva allertato l’Associazione svizzera dei banchieri (Asb) dopo essere stata contattata dall’informatico, ora giudicato in contumacia dopo aver rifiutato di presentarsi al processo. Falciani si era presentato all’istituto libanese sotto falso nome: la banca aveva indicato all’Asb di aver ricevuto la visita di un certo Ruben Al-Chidiak. L’imputato, ha detto la teste, le aveva proposto la vendita di una base di dati contenente i nomi di clienti della banca Hsbc. Falciani le aveva assicurato che quanto stava facendo era legale e aveva persino sostenuto che avvocati ginevrini consultati gli avevano dato via libera. Alla richiesta di fornire i nomi di questi avvocati l’uomo aveva però cominciato a innervosirsi e a sudare, ha dichiarato la dirigente di banca. Interrogata da un giudice della Corte penale, la teste ha precisato di aver rifiutato la proposta di acquistare gli elenchi di nomi di clienti, ritenendola contraria alle regole deontologiche, e ha anche precisato il prezzo propostole da Falciani: tra i 100mila e i 150mila dollari. L’affermazione ha fatto reagire il difensore d’ufficio: l’avvocato Marc Henzelin si è stupito che la dirigente di banca abbia indicato queste cifre al tribunale mentre davanti agli inquirenti della Polizia giudiziaria federale aveva affermato che Falciani non aveva chiesto soldi. Viste queste contraddizioni Henzelin ha chiesto un confronto tra la teste e il poliziotto che aveva redatto il verbale. Dopo una interruzione della seduta, la Corte ha respinto la richiesta. Il processo continuerà oggi con la requisitoria del procuratore Carlo Bulletti, cui seguirà l’arringa dell’avvocato della Hsbc e infine quella del difensore di Falciani. La sentenza sarà nota probabilmente tra una settimana.

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