Economia

Dieselgate, Renault respinge le accuse

13 gennaio 2017
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"Renault rispetta la legislazione francese ed europea. I veicoli Renault sono sempre stati omologati conformemente alla legge e alle regolamentazioni. Sono conformi alle norme in vigore. I veicoli Renault non sono equipaggiati di software di frode ai dispositivi anti-inquinamento": è quanto si legge in una nota diffusa da Renault dopo l’apertura di un fascicolo giudiziario sul sospetto di emissioni truccate.

"Pur non avendo potuto ancora averne conferma ufficiale, il gruppo Renault prende atto dell’apertura di un fascicolo giudiziario" su una presunta frode sulle emissioni dei suoi motori diesel, afferma il costruttore automobilistico in una nota pubblicata sul suo sito internet.

"Questa nuova tappa della procedura – prosegue Renault – indicherebbe l’auspicio della procura di andare avanti con l’inchiesta". Da parte sua, l’azienda francese intende "far valere i propri diritti" e ribadisce la sua posizione declinata in quattro punti: "1) Renault rispetta la legislazione francese ed europea. 2) I veicoli Renault sono sempre stati tutti omologati conformemente alla legge e alle regolamentazioni: sono conformi alle norme in vigore. 3) I veicoli Renault non sono equipaggiati di software di frode ai dispositivi anti-inquinamento. 4) Gli Stati, la Commissione europea, le autorità di regolazione e i costruttori automobilistici condividono la necessità di rafforzare le esigenze dell’attuale normativa. È l’oggetto della futura regolamentazione Euro6d".

Renault ricorda poi di aver già presentato, nel marzo scorso, davanti al collegio di una commissione tecnica indipendente, "un piano completo di riduzione delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) dei suoi veicoli diesel Euro6b in uso che è stato ritenuto trasparente, soddisfacente e credibile".

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