Archivio

Detenuto, ma anche paziente

(Pablo Gianinazzi)
12 gennaio 2017
|

L’aumento, dice, è «esponenziale». Le cifre riguardanti le presenze nelle prigioni ticinesi parlano d’altronde chiaro: «Se fino al 2010/2011 avevamo in media centosessanta detenuti all’anno, oggi siamo a duecentotrenta, di cui circa l’ottanta per cento cittadini stranieri». E il costante incremento del numero di persone dietro le sbarre si traduce fra l’altro «in una maggiore sollecitazione dei servizi medico e psichiatrico del carcere». È anche per questa ragione, aggiunge il direttore delle strutture detentive cantonali Stefano Laffranchini (nella foto Ti-Press), che il Consiglio di Stato ha di recente incaricato un gruppo di lavoro di «individuare modelli alternativi a quello attuale di presa a carico medica dei detenuti, per rendere ancor più efficiente ed efficace il servizio, a...

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔