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Corti lascia la magistratura. Il j'accuse del pp

(© Ti-Press / Tatiana Scolari)
12 gennaio 2017
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“Quale magistrato non partecipo a giochi di potere, non proteggo niente e nessuno se non il buon funzionamento della giustizia, non mercanteggio e non assecondo”. Al Ministero pubblico da sette anni, il pp Nicola Corti ha rassegnato le dimissioni dalla magistratura con effetto dal prossimo 1° luglio. Dimissioni, di cui ha dato notizia stasera la 'Rsi', che Corti ha annunciato all'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio con una dura lettera recapitata pochi giorni prima di Natale. La scorsa estate il pp dimissionario era stato segnalato al Consiglio della magistratura alla luce di lamentele per i ritardi nella conduzione di alcune inchieste.  Il procedimento disciplinare è ancora  aperto. «Ho appreso solo oggi dagli organi di stampa dell’inoltro delle dimissioni da parte del procuratore pubblico Corti. Non sono quindi in grado di pronunciarmi in merito alle motivazioni, che non mi sono state comunicate», dice il procuratore generale John Noseda, contattato dalla 'Regione'.

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