Culture

Consegnato il premio Nobel per la chimica allo svizzero Dubochet

Jacques Dubochet
10 dicembre 2017
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Alfred Werner, Paul Karrer, Leopold Ružička, Hermann Staudinger, Vladimir Prelog, Richard Ernst, Kurth Wüthrich e, quest’anno, Jacques Dubochet sono gli otto svizzeri insigniti del Nobel per la chimica, dal 1901 a oggi.
Jacques Dubochet ha ricevuto oggi pomeriggio il prestigioso riconoscimento durante la cerimonia a Stoccolma. Il chimico svizzero, insieme allo statunitense Joachim Frank (77 anni) e al britannico Richard Henderson (72), si è visto assegnare il premio per le ricerche nell’ambito della criomicroscopia elettronica.


La moglie con i due figli e la rettrice dell’ateneo vodese Nouria Hernandez hanno accompagnato sul posto il 75enne professore onorario dell’Università di Losanna, insieme a una delegazione formata anche da Sylvie Podio, presidente del Gran Consiglio vodese e municipale di Morges (comune di domicilio del vincitore) e dalla consigliera di Stato vodese Cesla Amarelle.


La criomicroscopia elettronica è stata inventata proprio dallo scienziato svizzero assieme alla sua squadra negli anni Ottanta. Questa tecnica permette di studiare campioni biologici senza snaturarne le proprietà. Questi vengono infatti congelati a meno 170 gradi per conservarne lo stato originale. Diventa in questo modo possibile esplorare la struttura tridimensionale di proteine molto importanti, come quelle che rendono i batteri resistenti agli antibiotici e quelle che si trovano sulla superficie del virus Zika.
Dubochet nasce ad Aigle nel 1942 e nel 1955 viene identificato come il primo dislessico ufficiale nel canton Vaud. Nel 1967 consegue il diploma di ingegnere fisico all’Università di Losanna e due anni dopo ottiene un certificato in biologia molecolare all’Università di Ginevra. Nel 1973 sostiene la tesi in biofisica, realizzata a Ginevra e Basilea. La sua carriera si sviluppa inizialmente in Germania, ad Heidelberg, prima del ritorno a Losanna nel 1987, dove viene nominato professore al Dipartimento di analisi ultrastrutturale e direttore del Centro di microscopia elettronica.
In pensione dal 2007, si dedica ora alle sue passioni, fra cui spiccano la montagna e la natura. Molto interessato alla politica, si definisce di sinistra e tiene un blog nel quale commenta l’attualità.

(Ats/Red)

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