Onsernone

Comologno, la Via Crucis ritrova il suo antico splendore

(Djamila Agustoni - Progetto Parco Nazionale del Lo)
21 settembre 2017
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Saranno presentati domenica i lavori di restauro che hanno portato a nuova vita la Via Crucis di Comologno, promossi dal Comune di Onsernone, il Patriziato e l’Associazione Amici di Comologno. «Siamo molto soddisfatti dell’esito del progetto» – afferma Vasco Gamboni, a nome di Patriziato e Amici, ripercorrendo i primi passi di un’operazione lanciata nel 2012 in modo concertato tra i vari enti. «In quell’anno abbiamo festeggiato il 60mo anniversario del riaffresco delle cappelle con una conferenza della storica dell’arte Maria Will e, insieme a lei, ne abbiamo inevitabilmente constatato lo stato di degrado dovuto all’usura del tempo e degli agenti atmosferici». La Via Crucis con le sue 14 stazioni rappresenta infatti un patrimonio storico, architettonico ed artistico di notevole importanza. Non solo è l’unica conservata integra in Valle Onsernone, iscritta nell’Elenco cantonale dei monumenti storici ed artistici, bensì racchiude in sé le testimonianze di due epoche ben distinte. Risalente al ‘700, periodo di cui ancora testimoniano gli affreschi sulle volte delle tre cappelle più imponenti, la Via Crucis ospita i moderni affreschi del “Gruppo della Barca”, composto dai ticinesi Beretta, Salati, Salvioni e Marioni. «Negli anni è stata sottoposta a diversi interventi di risanamento puntuali» – spiega Maria Rosaria Regolati Duppenthaler, responsabile dei lavori. In una prima tornata si è cercato di eliminare le cause di degrado riparando o sostituendo le coperture e intervenendo al piede delle murature. In seguito il lavoro di conservazione e di prudente integrazione dei restauratori ha permesso di rendere ben leggibili sia gli affreschi del ‘700 sia quelli degli anni ’50. Al finanziamento dei lavori hanno contribuito pure Cantone, Confederazione, Candidato Parco Nazionale del Locarnese, fondazioni ticinesi e svizzero-tedesche e in particolare di una famiglia d’origine comolognese. «Il Comune dispone di sempre meno risorse umane e finanziarie per far fronte alla gestione di un ampissimo territorio» – conclude Wilma Gamboni, municipale, ricordando l’importanza delle collaborazioni con altri partner.
La presentazione si terrà alle 16, con ritrovo sul sagrato della Chiesa. Dopo la visita guidata, alle 17 il Coro Castelgrande Bellinzona si esibirà nella Chiesa. Seguirà una bicchierata, in collaborazione con l’Osteria Al Palazign.

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