Svizzera

Colpi di pistola e tre feriti in moschea a Zurigo: 'ma non aveva intenzioni anti-islamiche'

Dopo la sparatoria
11 ottobre 2017
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No, non aveva "nessuna intenzione anti-islamica" il 24enne che il 19 dicembre 2016 ha esploso diversi colpi di pistola in un centro islamico di Zurigo, ferendo tre persone, e si è in seguito tolto la vita. Così almeno ha concluso il Ministero pubblico zurighese. Per altro, ha aggiunto in un comunicato, "non è emerso nessun indizio che faccia pensare a possibili complici o committenti".

Dall’inchiesta è peraltro emerso che lo sparatore aveva problemi psichici e si interessava di occultismo e di satanismo. Il procedimento penale nei suoi confronti è stato archiviato lo scorso 27 settembre. Il giorno prima della sparatoria, il 24enne – un cittadino svizzero originario del Ghana – aveva già ucciso a colpi di pugnale un conoscente suo coetaneo in un parco giochi di Zurigo-Schwamendingen. L’uomo aveva precedenti per reati minori e gli inquirenti erano riusciti a identificarlo sulla base delle tracce del Dna ritrovate nel parco, ma quel lunedì la polizia non era riuscita a rintracciarlo.

Nel tardo pomeriggio era poi arrivata la notizia della sparatoria nel centro islamico, situato nelle vicinanze della stazione di Zurigo e frequentato perlopiù da fedeli del Maghreb, della Somalia e dell’Eritrea. Poco più tardi, il corpo senza vita del 24enne è stato ritrovato in riva al fiume Sihl. Il giovane si è sparato con la stessa pistola con cui all’interno del luogo di culto ha ferito due cittadini somali di 30 e 35 anni e un 56enne svizzero. Due di loro avevano riportato lesioni gravi.

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