Il sostituto procuratore generale Antonio Perugini ha aperto un incarto nei confronti di Daniele Caverzasio, capogruppo della Lega in Gran Consiglio e municipale di Mendrisio, nell'ambito dell'inchiesta penale avviata nei confronti del suo ex compagno 29enne arrestato in giugno e accusato di ripetuto furto di farmaci all'ospedale Beata Vergine di Mendrisio dov'era impiegato dal 2016 come infermiere dopo essere stato allontanato, per fatti analoghi, da un servizio di cure a domicilio. Lo riferisce il Corriere del Ticino.
Il sospetto nei confronti di Caverzasio – che nel frattempo ha dimissionato dal Cda dell'Ente ospedaliero cantonale – riguarderebbe un medicamento soggetto a ricetta medica, da lui regolarmente acquistato, e di cui il 29enne avrebbe fatto uso all’insaputa del deputato. La legge prescrive che chiunque sia in possesso di un medicamento soggetto a ricetta medica ne è responsabile e non lo può dispensare a terzi. L’ipotesi di reato è che Caverzasio abbia permesso al 29enne l’uso di un medicamento soggetto a ricetta.
La Procura sta cercando di raccogliere gli elementi a carico (nel qual caso è ipotizzabile una multa) o a discarico (per cui si andrebbe verso un non luogo a procedere). Interpellato dal Corriere, Caverzasio si è detto tranquillo, appellandosi alla presunzione d'innocenza.