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Casellario, frontalieri, lingua... il governo ticinese incontra il sottosegretario italiano agli esteri Della Vedova

(Elizabeth La Rosa / Servizio dell'informazione e d)
24 maggio 2017
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Accesso  degli operatori finanziari svizzeri al mercato italiano, fiscalità dei frontalieri, casellario giudiziale e promozione della lingua e della cultura italiane. Questi alcuni degli argomenti al centro dell'incontro svoltosi questo pomeriggio a  Bellinzona fra una delegazione del Consiglio di Stato (il presidente Manuele Bertoli e i ministri Norman Gobbi e Claudio Zali)  e il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale del governo italiano Benedetto Della Vedova.
Durante la riunione l'Esecutivo cantonale ha espresso l’auspicio che le trattative in corso fra i due governi nazionali consentano, fra l’altro, di trovare una soluzione per permettere il pieno accesso degli operatori finanziari elvetici al mercato italiano. È stata
inoltre riaffermata, si legge nella nota del Consiglio di Stato, “la comune volontà di giungere a una soluzione soddisfacente sul tema dell’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri”. Per quanto riguarda l'obbligo introdotto in Ticino di presentare l'estratto del casellario giudiziale al momento della richiesta o del rinnovo di un permesso B (dimora) e G (frontalieri), “è stato valutato positivamente l’approfondimento, in atto a livello federale, riguardo a una possibile adesione della Confederazione al programma europeo Ecris,  il sistema europeo informatizzato di scambio di informazioni sui casellari giudiziali. Passando alla promozione della lingua e della cultura italiana, Della Vedova ha proposto che Confederazione e Canton Ticino “si associno alle iniziative di diffusione della lingua italiana nel Mondo, tramite una collaborazione fra la rete delle Ambasciate italiane e quella svizzera”. L’Italia, segnala ancora il comunicato, “aumenterà inoltre il proprio impegno nel sostenere il Ticino nella fondamentale opera di promozione
e tutela della lingua e della cultura italiana sul suolo elvetico”.

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