Confine

Capre sbranate sui monti lariani. Appello al Ticino

(© Ti-Press / Samuel Golay)
20 agosto 2017
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Una strage senza precedenti: trenta capre di razza verzaschese sbranate dai lupi all'Alpe di Rozzo, sui monti lariani in alta Val Cavargna. Marco Testa, comandante della Polizia provinciale di Como, e Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti di Como e Lecco sono convinti che i predatori siano venuti dal Ticino. ''Siamo nel pieno di una grave emergenza – dice Trezzi –: gli allevatori oltre a dover fare i conti con i cinghiali. ora sono chiamati a confrontarsi anche con i lupi. Occorre rafforzare il dialogo con il Canton Ticino anche su temi come quello della fauna selvatica e dei predatori''.

È dall'agosto 2015 che i lupi, avvistati per la prima volta in Valle Morobbia, scorazzano sulle creste montuose di confine della Val Cavargna, Valle Albano e Valle del Dosso. Una dozzina le carcasse di capre ritrovate negli ultimi giorni sui monti di Cusano. All'appello dell'alpigiano, che per l'estate aveva trasferito cento capre all'alpeggio dell'Alpe di Rozzo, ne mancano altre diciotto, come riferito da 'La Provincia' di Como. E c'è il forte sospetto possano essere state sbranate.

Per i veterinari dell'Agenzia della salute territoriale dell'Insubria, che comprende Como e Varese, due capre potrebbero essere state sbranate dalla lince, viste le ferite e le unghiate presenti sulle carcasse. Saranno gli esami di laboratorio adesso a fare chiarezza su quanto accaduto. Per l'alpigiano, proprietario del gregge, che ha deciso di tenere le capre chiuse nel recinto per evitare altre perdite, la stagione è definitivamente compromessa.

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