Camorino

Camorino: il segretario comunale si autosospende per mobbing 

10 gennaio 2017
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Il segretario comunale di Camorino, Remo Signorelli, lascia il Municipio sbattendo la porta. Tramite raccomandata a mano ha comunicato oggi  al collegio guidato dal sindaco Roberto Terzi la propria autosospensione dalla funzione di segretario comunale "poiché vittima di pesanti vessazioni persistenti".

Signorelli dice di essere venuto a conoscenza della decisione del Municipio di assegnare un mandato a uno studio di consulenza legale e aziendale "affinché si indaghi" sul suo conto. "Prendo atto – scrive nella raccomandata a mano – che non si è neppure avuto il buon gusto di notificarmi l'avvenuta apertura dell'inchiesta amministrativa nei miei confronti o i motivi che hanno scatenato tale iniziativa, il che – sottolinea – ovviamente configura la vostra azione nel contesto della vessazione feroce (Mobbing) nei miei confronti durante quest'ultimo quadriennio".

Interpellato dalla 'Regione', il sindaco spiega che «personalmente non avrei chiesto la verifica amministrativa, trattandosi eventualmente di errori di poco conto». Sul fatto che l'inchiesta sarebbe stata ordinata dalla maggioranza non liberale-radicale dell'esecutivo, Terzi non conferma né smentisce: «La decisione è stata adottata dal Municipio».

Dichiarandosi “tranquillo a proposito dell'onestà del mio operato”, Signorelli sottolinea che “quest'ultima trovata s'inquadra nell'obiettivo politico principe della legislatura, consistente nello scardinamento di sindaci (Plr, ndr) democratimante eletti, andato a segno due volte su tre, che ha aperto una voragine nella quale non ho potuto evitare di cadere”. Dito puntato quindi – senza fare nomi né riferimenti diretti – verso i due municipali di CamorinoInsieme, quello del Ppd e quello del Ps.

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