Calcio

Calcio, il video della scazzottata Ligornetto-Origlio 

17 ottobre 2017
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Non c’è pace nel mondo del calcio regionale. Domenica pomeriggio, al termine della sfida di Quarta Lega tra Ligornetto e Origlio/Ponte Capriasca, è scoppiata una rissa che ha coinvolto diversi giocatori dell’una e dell’altra squadra. Un tafferuglio durato poche decine di secondi, ma durante il quale sono volati alcuni cazzotti ben assestati.

Dell’episodio esiste pure un video amatoriale a testimonianza dei momenti più concitati. Un video che, come ci conferma il segretario Ftc Domenico Martinello, è finito sul tavolo della federazione ticinese... «Esatto, ne siamo entrati in possesso e ho già provveduto ad inserirlo nel faldone che partirà all’attenzione della commissione disciplinare. Siamo per contro ancora in attesa del rapporto arbitrale, dal quale speriamo di riuscire a ricostruire meglio quanto accaduto».

In effetti, il video mostra il breve scontro, ma non è affatto chiaro sulla dinamica dei fatti... «Impossibile, ad esempio, stabilire chi abbia iniziato e difficile sembra pure l’identificazione di “pugili”. Per contro, se il rapporto del direttore di gioco dovesse essere circostanziato, ecco che potremmo intervenire con sanzioni mirate e punire, come nostro desiderio, chi ha fatto volare i pugni».

Ammesso di riuscire a risalire ai responsabili, quale potrebbe essere la sanzione? «Nel caso in cui l’identificazione andasse a buon fine, i responsabili potrebbero essere accusati di “vie di fatto”, con una squalifica di almeno cinque giornate e una sanzione pecuniaria che, per inciso, da quest’anno è diventata sensibilmente più pesante. Nel caso specifico sembra difficile stabilire la sequenza dei fatti e di conseguenza, sulla base delle sole immagini, appare problematico risalire ai colpevoli. «Per questo motivo speriamo che l’arbitro possa fare chiarezza. Ad ogni modo, il video sembra essere una prova oggettiva, in quanto non pare essere stato manomesso, per cui può tranquillamente figurare tra i documenti inviati alla disciplinare». Sull’uso dei filmati ha deliberato pure l’Asf... «Le direttive della disciplinare sono chiare. Per poter essere utilizzato, un video deve essere di nostra proprietà, vale a dire effettuato da un nostro uomo, ad esempio un istruttore arbitri presente a bordocampo. Per quanto riguarda i video “anonimi”, sta alla commisione disciplinare valutare di volta in volta se possono essere ammessi quali prove oggettive».

Insomma, l’ennesimo episodio di malcostume da parte di “sportivi” che sembrano non voler capire come il calcio regionale dovrebbe essere puro divertimento tra calciatori mancati o sul viale del tramonto...

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