Auto e moto

BMW M4 CS

Servono poche parole per descriverla. Anzi: non ne
16 dicembre 2017
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Dopo la GTS, dedicata ai più puristi, la BMW M4 è ora disponibile nella versione CS, acronimo di Competition Sport.
Che sia in effetti il compromesso ideale tra l’impiego stradale e quello tra i cordoli? Scopritelo nella nostra prova su strada!

Nel 2014 la BMW M4, e rispettivamente la M3, non hanno avuto un compito tra i più facili in occasione del loro debutto. Non tanto per la numerazione che nel caso della Coupé è passata dal 3 al 4, quanto per essere state equipaggiate per la prima volta con un motore turbo – sebbene dal V8 si ritornasse alla più classica configurazione con i sei cilindri in linea.
Nonostante ciò la bontà del prodotto è stata ampiamente riconosciuta e la M4 si è guadagnata il rispetto che meritava. Anche perché la resa prestazionale ha saputo convincere anche i più scettici. La sua “cattiveria” in effetti non è nemmeno tanto celata: basta un veloce sguardo alle linee pronunciate e ai suoi fianchi larghi per capire che è pronta all’attacco.
La CS di cui scriviamo in questa pagina è tutto ciò, ma ancora più estremo. Il pronunciato spoiler in fibra di carbonio all’estremità della coda, il nuovo cofano e le appendici aerodinamiche aggiuntive anch’esse in fibra di carbonio sono lì a testimoniarlo. Tutto ciò ovviamente appaga l’occhio ma svolge pure una specifica funzione aerodinamica e/o di raffreddamento. Il motore da 3 litri di cilindrata, la cui potenza sale da 431 a 460 cavalli, beneficia di un maggiore apporto di aria fresca; pure l’assetto è stato rivisto per una maggiore sportività. Ciò che fa però realmente comprendere le intenzioni della CS sono gli pneumatici semislick con cui è equipaggiata per ottenere maggiore grip. Il clima tardo autunnale, caratterizzato da strade a volte umide e soprattutto fredde, non è stato ovviamente il terreno di prova ideale per questo pneumatico: se nelle partenze al semaforo il pedale destro non veniva calibrato con attenzione, ecco che le ruote posteriori si mettevano alla disperata ricerca di una motricità che, purtroppo, non c’era. La soluzione? Portare pazienza e aspettare una bella giornata di sole che consenta alla colonnina di mercurio di salire sopra i dieci gradi centigradi e alle strade di asciugarsi per bene. Dopodiché la CS è davvero pronta per far vedere di che pasta è fatta.
Rispetto ad una M4 tradizionale, la CS segna ben 35 kg in meno sulla bilancia. Un risultato ottenuto non solo con l’impiego della fibra di carbonio all’esterno ma anche con una dieta più o meno drastica all’interno. I pannelli porta sono realizzati in plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP), non hanno alcun vano e devono essere chiusi tirando un laccio di stoffa, il che contribuisce non poco alla creazione di un ambiente corsaiolo. Proprio come il volante rivestito in Alcantara e, non da ultimo, la colonna sonora più intimidatoria che proviene dai quattro terminali di scarico.
A piacerci della M4 CS è stata in particolare la possibilità di poter creare un Set-Up su misura in base al tipo di percorso, alle condizioni dello stesso e allo spirito con cui vogliamo affrontarlo. I tempi di cambiata del doppia frizione, la risposta del propulsore, lo sterzo, la rigidità dell’assetto e pure il controllo di stabilità possono essere regolati indipendentemente in più livelli. Va in ogni caso anticipato che anche la CS resta, con le opportune regolazioni, piuttosto fruibile quotidianamente, pur mostrando tramite la rigidità dell’assetto che questo non è il suo contesto preferito. Se inizialmente alle velocità più basse l’assetto può in effetti sembrare troppo rigido pure per un impiego stradale più ‘brillante’, quando si inizia a spremerla a dovere risulta molto più armoniosa rispetto alla vettura da cui deriva. Più cresce il ritmo e più il reparto sospensioni viene messo sotto torchio, maggiori sono le qualità che emergono – curva dopo curva. La M4 CS mantiene infatti sempre un bel contatto con l’asfalto e convince per la fluidità con cui si lascia guidare; il che non solo la rende più veloce ma anche più soddisfacente, dato che le prestazioni oltre ad essere migliorate (0-100 km/h in 3,9 secondi) sono anche sfruttabili con un maggiore coinvolgimento e divertimento.
Un vero peccato che questo valore aggiunto venga monetizzato con un sovrapprezzo di 40’000 franchi. La magra consolazione è che i consumi restano comunque accettabilmente bassi, con medie autostradali sotto i 10 l/100 km ed una media combinata attorno ai 13 l/100 km. Anche se va detto che, quando spremuta, il suo talento sembra non avere prezzo.

Scheda Tecnica

ModelloBMW M4 Coupé
VersioneCS
Motore6 cilindri in linea, 3 litri,
turbo-benzina
Potenza, coppia460 cv, 600 Nm
Trazioneposteriore
    Cambiodoppia frizione a 7 rapporti
    Massa a vuoto1’580 kg
0-100 km/h3,9 secondi
Velocità massima280 km/h
(limitata elettronicamente)
    Consumo medio8,4 l/100 km (omologato)
    Prezzo139’900 franchi
La compri se…ti sei fatto sfuggire la GTS,
dato che era una versione limitata in pochi esemplari


 

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