Ticino

'Bisogna ammetterlo, le strade erano inguardabili'. Ecco perché è successo

13 dicembre 2017
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Asfalto freddo, neve particolarmente bagnata e automobili a fare da pressa. Et voilà, il “taccone” è servito. Concedeteci il registro dialettale, perché definirlo “strato compatto” non rende a sufficienza. Chi c’è finito sopra (o dentro, saltando tra un buco e l’altro), tra lunedì e ieri, sa bene di cosa stiamo parlando (vedi foto). «Alla neve pesante si è sommato il traffico urbano, che non ci ha permesso di passare con i veicoli di sgombero con la regolarità con cui bisognava passare». Giovanni Simona, capo dell’Ufficio dei servizi di manutenzione stradale del Cantone, riconosce che certe situazioni ancora ieri mattina «erano inguardabili, bisogna ammetterlo». A contatto con la strada, la neve schiacciata si è indurita. «Purtroppo dal momento in cui inizia a formarsi, questo strato di neve pressata continua a crescere fintanto che non smette di nevicare. Non c’è nulla da fare, tant’è che oggi [ieri per chi legge, ndr] abbiamo lavorato per liberare le strade: obiettivo che raggiungeremo dappertutto solo nei prossimi giorni». Per rimuovere le lastre, «si butta il sale e poi si lavora con le cale o addirittura i trax».

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