Economia

Bilancia commerciale ticinese in disavanzo

Rallenta l'export farmaceutico
(Gabriele Putzu)
19 giugno 2017
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È noto che la bilancia commerciale svizzera è in attivo da molti anni (le esportazioni sono superiori alle importazioni). Non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda il Ticino. Se l'economia ticinese fosse 'sganciata' da quella nazionale, la bilancia commerciale sarebbe in deficit con le ben note conseguenze per quanto riguarda livelli occupazionali e tasso di cambio. È quanto risulta da quanto pubblicato dall'Osservatorio delle dinamiche economiche dell'Università della Svizzera italiana. Per quanto riguarda il primo trimestre di quest'anno le esportazioni sono state pari a 1,377 miliardi di franchi, mentre le importazioni sono ammontate a 1,470 miliardi di franchi. Un disavanzo di 93 milioni di franchi.

Italia e Germania sono i principali mercati 

Tra i beni maggiormente importati si trovano i prodotti tessili, i macchinari, i prodotti elettronici e quelli chimico-farceutico. Tali prodotti provengono in particolare dall'Europa occidentale e in maggioranza dall'Italia. L'export riguarda le stesse categorie merceologiche. Una quota pari a circa due terzi dell'export totale viene esportata in Europa, di cui più della metà verso Italia e Germania.

Rispetto all'anno precedente i flussi commerciali verso l'estero sono diminuiti, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, di circa il 13%. Durante il 2016 si era comunque registrato un trend al rialzo. Uno dei mercati di riferimento che è calato più – sempre rispetto al primo trimestre dell'anno – è stato quello statunitense (-57%). In crescita quelli europei come il Regno Unito e la Germania.

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