Bellinzona

Anziana ferita denuncia: indifferenza in stazione

Stava uscendo dalla nuova stazione
26 maggio 2017
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È stata un’esperienza definita scioccante quella dell’80enne bellinzonese (il nome è noto alla redazione) che lo scorso sabato sera attorno alle 20 è stata «spintonata sgarbatamente da un gruppo di giovani» mentre stava uscendo dalla stazione Ffs. La conseguenza è stata una caduta sugli scalini che portano al piazzale antistante, trovandosi così distesa a terra. Una caduta che le ha provocato diversi lividi a braccia e gambe. Ma il dolore fisico è stato superato dallo shock nel constatare che nessun testimone l’ha aiutata. La donna racconta infatti a ‘laRegione’ che i giovani che l’hanno urtata non hanno agito con intenzionalità, ma una volta a terra «attorniata da tutto il gruppo, che mi stava guardando ridacchiando, non hanno fatto nulla per aiutarmi a rialzarmi. Tante persone hanno assistito alla scena senza venirmi in aiuto, nessuno si è scomposto davanti a un’anziana a terra».

È questo totale disinteressamento ad aver colpito particolarmente l’80enne, che sottolinea di essere in forma e amante dei viaggi (si trovava in stazione dopo una vacanza in bicicletta durante la quale ha pedalato per 300 km). In questo caso le ferite non erano gravi, ma chi ha visto la scena non poteva escludere una commozione cerebrale o delle ossa rotte, fa notare la donna. L’80enne ha quindi dovuto alzarsi con difficoltà da sola e, ancora sotto shock, prendere un taxi per recarsi a casa a curare le ferite. Si è dunque rivolta alla Polizia cantonale, non tanto per denunciare lo spintonamento, ma piuttosto per segnalare l’assenza di personale di sicurezza in stazione. «È importante che le Ffs facciano qualcosa per evitare che ciò accada di nuovo. Non si può lasciare una stazione incustodita un sabato sera», sottolinea.

Da noi contattate, attraverso la portavoce Donatella Del Vecchio, le Ffs spiegano che vengono effettuate delle ronde da parte di Polizia dei trasporti, Securitrans, Polizia cantonale e comunale. «La presenza preventiva è decisa a seguito di un’analisi dei bisogni per garantire la sicurezza e anche il senso di sicurezza tra i passeggeri, ma non può essere garantita 24 ore su 24», spiega. La stazione rinnovata – «che in generale può essere qualificata come sicura per la clientela» – dispone di videosorveglianza in alcune zone tra cui la biglietteria, ma l’atrio è per ora sprovvisto di telecamere. «Verranno posate nelle prossime settimane nell’ambito degli ultimi lavori previsti», spiega la portavoce.

L’auspicio finale dell’80enne è di poter lanciare ai ticinesi un messaggio di sensibilizzazione sul tema dell’aiuto al prossimo, «per non cadere nella tragica e vergognosa omissione di soccorso».

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