Confine

Al Politecnico di Como rimane solo l'ingegneria informatica

(Benedetto Galli)
30 dicembre 2016
|

Per il mondo universitario lariano, al quale guardano con motivato interesse anche gli studenti ticinesi, il 2016 chiude con una bruttissima notizia: la fuga del Politecnico da Como. Quattro dei cinque corsi di laurea (ingegneria ambientale, gestionale, geomatica e design) hanno traslocato a Milano. In riva al Lario è rimasto il corso di ingegneria informatica. In un triennio, dopo il sogno sfumato del Campus al San Martino, da un bacino di oltre 1'700 universitari, un centinaio dei quali svizzeri, a Como sono rimasti 500 studenti. Come spesso succede in situazioni identiche analoghe, è caccia al colpevole. Qualcuno a cui addossare la responsabilità. Sotto accusa le istituzioni (Provincia, Comune, Camera di Commercio e associazioni di categoria) ree di aver dimostrato disinteresse per il Politecnico, considerato all'inizio come il fiore all'occhiello per il mondo universitario comasco. A questo punto ci si interroga a sapere se la fuga a Milano del Politecnico sia o meno un capitolo chiuso. Sono in molti a sperare che non sia così. È il caso di Pierluigi Della Vigna, ex prorettore del Polo di Como: ''Il nuovo rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, ha detto di volersi occupare personalmente del nostro insediamento universitario. È un buon segnale da coltivare. La città e il Politecnico, però, debbono tornare a parlarsi: credo ci sia tutto l’interesse e la convenienza''.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔