Lugano

Aeroporto, riunione di Cda. Borradori: 'Prepareremo uno scenario B (al ribasso)'

(Gabriele Putzu)
18 ottobre 2017
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Riunione di Consiglio di amministrazione di Lugano Airport Sa urgente stamattina in seguito ai recenti segnali negativi. Il sindaco di Lugano Marco Borradori era affiancato dal direttore ad interim dello scalo e presidente del Cda Emilio Bianchi e da Athos Foletti, responsabile finanze della Città. Mentre è annunciata per il 10 novembre la nomina del nuovo direttore dello scalo. Resta fra i papabili, Maurizio Merlo, ex direttore di Darwin.
Nell’incontro, spiega il sindaco «abbiamo preso atto della situazione emersa l’altro giorno, ma non vogliamo precipitare le cose, visto che non è ancora stata confermata la soppressione di 20 impieghi né la rinuncia ai voli su Ginevra e su Roma».

In altre parole, il punto fermo, per ora, rimane il messaggio da venti milioni all’esame della Gestione? «Sì, c’è un credito e un business plan che ai nostri occhi, continuano a essere il punto di riferimento – risponde Borradori –. Ovviamente, non li chiudiamo di fronte a una realtà dichiarata che potrebbe concretizzarsi». Proprio per questo motivo, prosegue il sindaco che è titolare del Dicastero aeroporto, «l’intento è di incontrare prossimamente i dirigenti della nuova Darwin per conoscere direttamente le loro intenzioni. Mi risuonano ancore nelle orecchie le loro parole del luglio scorso quando dicevano altre cose rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi. Poi vogliamo incontrare i vertici di Swiss che potrebbero riprendere una parte dei voli su Ginevra abbandonati proprio per la concorrenza di Darwin, ammesso che le destinazioni vengano dismesse».

Nessuna fuga in avanti, insomma. Da una parte si vogliono approfondire gli ultimi sviluppi, dall’altra, aggiunge Borradori, «partendo dalla situazione peggiore, vogliamo allestire uno scenario B. Allegato al messaggio da venti milioni c’è il business plan realizzato da una società privata che illustra lo sviluppo futuro dello scalo. Chiaro che se si dovessero concretizzare gli scenari peggiori bisognerà rivedere al ribasso quel business plan, poi discuterlo con i membri della Commissione della gestione». Appare invece un’operazione quantomai complicata, alla luce del contesto poco felice del settore dell’aviazione, riuscire ad individuare altri operatori in grado di assicurare le destinazioni che andrebbero perse e magari altre. Da questo punto di vista il sindaco non si fa troppe illusioni.

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