Luganese

A processo l'ex avvocato di Larini: 'Sono stato un pollo'

22 maggio 2017
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"Sono stato un pollo". Ha ammesso mestamente la sua posizione il 36enne svizzero a processo alle Assise correzionali di Lugano, invischiato nei fatti che a novembre 2015 hanno portato all'arresto di Danilo Larini per presunte malversazioni da decine di milioni di franchi. L'imputato, ex legale di Larini, è accusato di riciclaggio di denaro e favoreggiamento per aver - tramite la consegna di pizzini ricevuti da quest'ultimo e consegnati a suoi collaboratori - permesso il trasferimento di 6,6 milioni di euro. Il denaro è stato usato - in maniera per altro diversa da come aveva inteso il 43enne di Morcote - per transazioni finanziarie con la strategia del 'bucco tappa buco', ossia l'utilizzo di fondi di clienti per coprire dei buchi su altri conti.

L'imputato ha spiegato di fronte al giudice Mauro Ermani di non essere stato a conoscienza del contenuto dei pizzini, ma di essersi reso conto della gravità della situazione solo in un secondo momento, mantenendo tuttavia il mandato di difesa e non andando dal procuratore pubblico (Andrea Minesso), come rimproveratogli da Ermani.

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